Però, considerando questo blog come un diario, una parte di me, dei miei pochi e piccoli ed a volte insignificanti sfoghi (parlo poco di me, in generale, chi mi conosce bene lo sa, sono un tipino timido e riservato), chiedo scusa a me stessa e ad una platea immaginaria, figlia della mia immaginazione, che rilegge ciò che ho scritto, anche a distanza di tempo, e si trova compiaciuta, soddisfatta degli argomenti trattati, dei dubbi irrisolti, delle conclusioni a cui sono arrivata.
E non sia mai, che alla fine, come in ogni storia romantica che si rispetti, la mia "happy end", spinta dalle leggi fisiche del contrappasso dantesco, non voglia che una notte d'inverno un viaggiatore inciampi per caso nel mio blog, e leggendo i miei deliri mentali decida di contattarmi.. che sia questo uno psicologo, un libraio, un nulla facente, sarà per prima cosa un conoscitore di me, molto più dei tanti, troppi che mi circondano.
1 commento:
Marta, c'è un piccolo trucco ... per essere trovati bisogna cercare gli altri ... :-)
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